Il mio scopo

Lo scopo di questo blog, che è uno dei tanti che si prefiggono questo fine, è quello di diffondere ed informare i lettori di quello che avviene (e che è avvenuto) nel nostro amato paese, soprattutto nell'ambito politico, e di porre le basi per alcune riflessioni sulla vita dell'italiano medio. Questo blog trae molti spunti dal blog di Beppe Grillo, un uomo che merita molto di più di quello che gli viene dato (discorso che vale per molte altre persone), io cercherò di filtrare le cose più interessanti, anche se sarà veramente difficile, dato che queste sono molte.
Cercherò di pubblicare con regolarità notizie sul nostro bel paese, con la speranza che un giorno si possa essere trattati come cittadini e non come alberi dei soldi.
Vi auguro una buona lettura!

Le mie frasi importanti

"Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato."
"Non può piovere per sempre"
"El pueblo unido jamás será vencido"
"In tempi di menzogna universale, dire la verità diventa un atto rivoluzionario"

Vai al Forum
In data 01/07/2010 è stato finalmente attivato il nuovo Forum di Libera Voce. Il Forum è uno strumento indispensabile per avere una più vasta e chiara comunicazione tra di noi, è un forum molto ampio e si può discorrere di una immensa vastità di argomenti a vostra scelta! Qui posso solo scrivere le notizie e voi potete solo scrivere commenti, senza però che sia possibile una effettiva e completa discussione. Quindi vi aspetto calorosamente sul nuovo forum, anche in attesa di preziosi suggerimenti per il suo miglioramento.

venerdì 22 aprile 2011

Auto Blu, l'attacco al Movimento 5 Stelle piemontese

Girando tra i blog si trovano spesso notizie parzialmente documentate. Oggi mi concentrerò su un caso che ancora viene proposto, ma che ormai ha diversi mesi di vita.
Il caso "Auto Blu".

L'articolo che gira è sempre lo stesso.
L'ultimo doppione uscito è su nocensura.com

Sostanzialmente si sostiene che i "grillini" (che brutto termine) del consiglio regionale piemontese si stanno adattando al modo attuale di fare politica. Li si attacca dicendo che vogliono dare un'auto blu a tutti i consiglieri, quindi li si accusa di sfruttare ed anzi aumentare i privilegi della "casta".
Ma tutto ciò è vero? Ovviamente no.

Cosa vogliono in realtà fare i consiglieri regionali piemontesi?
Vogliono semplicemente attivare un sistema che consenta il risparmio di milioni di euro di soldi pubblici. Come?
Lascio alle loro parole ed iniziative (scarsamente pubblicate e pubblicizzate) la spiegazione.

Iniziativa:
“Il Movimento 5 Stelle Piemonte promuove una Petizione di liberi cittadini per chiedere al Consiglio Regionale di assumere le necessarie iniziative affinché vengano approvate con la massima sollecitudine possibile le proposte atte alla riduzione degli stipendi dei Consiglieri regionali e della Giunta della Regione Piemonte

lunedì 14 marzo 2011 ore 21.00
EUROPISTA
via R.Wagner 38/D Alessandria, AL

Con la presente petizione i sottoscritti, elettori del Piemonte, vogliono porre all’attenzione del Consiglio Regionale la necessità della riduzione dei costi della
politica, partendo in primis dalla riduzione degli stipendi dei Consiglieri, riducendo le indennità ed i rimborsi spese, eliminando i gettoni di presenza ed il vitalizio dopo 5
anni, portando complessivamente detti stipendi al livello degli omologhi eletti in altri Paesi europei.

I costi della politica sono sempre maggiori, totalmente slegati dalla situazione di crisi
economica e dai risultati ottenuti dagli amministratori: i rimborsi elettorali per
mantenere le gigantesche strutture dei partiti, i doppioni degli enti di amministrazione e
di gestione del territorio, gli stipendi dei dirigenti e dei politici regionali e nazionali e
soprattutto i privilegi degli stessi che già godono di trattamenti economici nettamente
superiori alla media della popolazione.

Si è poi chiarito che non è vera l’equazione “stipendi più alti, minor corruzione”, perché
nel malcostume dilagante di campagne elettorali sempre più faraoniche, basate più
sull’immagine che sui contenuti, larga parte dei “costi” della politica vengono risucchiati
dal marketing politico. Ormai i partiti da strumenti di partecipazione dei cittadini alla vita
politica, ex art. 49 della Costituzione, sono diventati delle strutture gerarchiche e
burocratiche che mantengono il consenso ed il controllo politico.

La politica non deve essere considerata una professione che genera reddito nè rendita
di posizione, ma un servizio alla cittadinanza da svolgersi al massimo della propria
professionalità temporaneamente per poi tornare al proprio mestiere.

Per questo i seguenti sottoscrittori chiedono la riduzione degli stipendi dei Consiglieri
regionali e della Giunta della Regione Piemonte, con le seguenti modifiche alle leggi
attualmente vigenti (l.r. 4/1972 e successive modifiche e l.r. 24/2001 e successive
modifiche):
- riportare le indennità dei Consiglieri alla prima determinazione del 1972, cioè il 55% delle indennità dei parlamentari italiani (che sono già tra le più alte d’Europa) per un
totale di 6437 Euro lordi mensili contro gli oltre 9000 attuali;
- ridurre le indennità di funzione aggiuntive a partire dal Presidente della Giunta e degli Assessori;
- sopprimere i gettoni di presenza di circa 122 Euro a seduta, in quanto non esiste ad oggi professione che percepisce uno stipendio mensile ed un gettone di presenza;
- sopprimere i rimborsi forfetari;
- ridurre i rimborsi spese chilometrici (passando da 0,46 eurocent al km, a 0,30 eurocent, corrispondente al corrispettivo ACI per un auto più piccola e più ecologica, ad
esempio classe C a benzina/gpl)
- sopprimere il vitalizio, variabile dai 3000 € mensili dopo 5 anni di mandato fino ai 9000 € dopo 20 anni di mandato.

Il computo totale per un Consigliere regionale che prima poteva prendere da un minimo di 7500 € ad un massimo di 16000 € netti mensili, ora passerebbe da circa 3000 € netti
al mese ad un massimo di circa 6600 €. Il risparmio totale stimato in 5 anni è di oltre 70 milioni di euro, e cioè oltre 6 milioni di € l’anno per i Consiglieri e la Giunta in carica,
più i 7,6 milioni di euro annui tagliati dai vitalizi degli ex-Consiglieri.
Tutto questo premesso, i sottoscritti elettori con questa petizione, chiedono al Presidente del Consiglio Regionale, di assumere le necessarie iniziative affinché vengano
approvate, con idonei provvedimenti e con la massima sollecitudine possibile, le suddette proposte.”

Parole di Davide Bono (consigliere regionale):
"Ogni mese, ad ogni consigliere regionale che abita distante da Torino, spettano rimborsi per le spese di viaggio dalla propria residenza al consiglio regionale in valori da 0,48 €/km. Quindi per chi risiede ...a 200 km di distanza e autocertif...ica 30 missioni mensili può arrivare a 6.000 (seimila) euro. Per chi risiede a 100 km di distanza già più frequente (pensate solo novara e cuneo e alessandria o bardonecchia) e autocertifica 20 missioni mensili arriva a 2000 € al mese. Naturalmente in aggiunta al già lauto stipendio base. Se facciamo un rapido conto significa che un consigliere regionale che abita a 100 km e autocertifica il giusto percepisce su base annua 24 mila euro che moltiplicati per i 5 anni del mandato fanno 120 mila euro, mentre uno che risiede a 200 km e autocertifica 30 missioni (VISTO CHE SUCCEDE) percepisce all'anno 72 mila euro e in cinque anni la folle cifra di 360.000 (trecentosessantamila) euro. Credo che con questa cifre potremmo tranquillamente comprare una berlina di classe C e avanzare decine e decine di migliaia di euro o in alternativa comprare i nuovi SUV Alfa per dare un po' di credito al Marchionne di turno. : ) L'emendamento presentato chiedeva quindi che nel caso in cui se ne ravvisasse la convenienza economica, tali stratosferici rimborsi vengano sostituiti dall'acquisto di un'auto. NATURALMENTE i consiglieri del popolo della libertà e del PD, lega si son fatti due conti in tasca e hanno preferito tenersi il rimborso medio da 120 mila a 360.000 euro Ovviamente noi saremmo al limite per rimborsare le spese al km nell’ordine di 0,30 cent al km dalla propria residenza alla stazione ferroviaria di grande percorrenza più prossima (torino-cuneo; torino-piacenza; torino-milano; aosta-chivasso) più rimborso dell’abbonamento mensile del treno una volta che gli stipendi siano ridotti nettamente. Finchè sono 7500 € netti minimi al mese penso che si possano pagare le spese di viaggio. Penso che i consiglieri dovrebbero essere i primi a prendere i mezzi pubblici per motivi economici, sociali e culturali. Il consigliere Biolè ha l’abbonamento mensile del treno da Cuneo e prende l’auto solo in caso di serate fuori casa, al cui termine non vi sono più mezzi pubblici. Costo: 90 € mensili. Io, ovviamente, in Torino mi muovo in bicicletta. E per impegni fuori Torino prendo il treno ovunque ciò sia possibile. Saluti. Davide Bono"

giovedì 21 aprile 2011

Non c'è più vergogna in Italia

E' un bel pezzo che non scrivo qualcosa...ormai 6 mesi sono passati...
In questi sei mesi nulla è cambiato, e anzi si preferisce andare sempre più in basso.
Berlusconi è ancora là, le sue leggi salva-sedere vengono costantemente votate ed approvate e i suoi ministri vergogna, vecchi e nuovi, continuano a lavorare incessantemente per portare il paese allo sbaraglio.




Riepiloghiamo qualche evento di questa Italia senza vergogna e senza spina dorsale:

- Berlusconi rimane al potere, grazie ai suoi soldi e alla bassissima moralità dei parlamentari italiani.
- Bocciato parzialmente il legittimo impedimento, guai in vista per il premier che dovrà affrontare i suoi processi.
- Scoppia lo scandalo Ruby; inizia la controffensiva del premier e dei suoi adepti contro la magistratura. La macchina del fango inizia a lavorare più che mai.
- Iniziano i lavori per la vergognosa "Riforma della giustizia". Secondo il premier e i suoi schiavetti, i magistrati devono stare sotto il potere dell'esecutivo, decretando sostanzialmente la fine dell'indipendenza della giustizia.
- Viene sostanzialmente dichiarata la morte delle energie rinnovabili in Italia, dal ministro Romani.
- Un segno premonitore si abbatte sull'Italia dal Giappone, la tragedia di Fukushima riapre gli occhi agli italiani. Il governo trema, il suo nucleare (abbandonato nell'87 con un referendum) rischia di non decollare.
- Iniziano a comparire delle proposte di legge alquanto strane: dalla legge che prevede l'abolizione del reato di apologia del fascismo alle leggi salva-premier.
- Ovviamente anche quest'anno i politici si aumentano gli stipendi di 1.100 euro.
- Comincia pure la guerra in Libia, in cui prontamente interveniamo in barba al trattato di amicizia firmato dallo stesso Berlusconi nel 2008, ma soprattutto in barba all'articolo 11 della nostra Costituzione:
"L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo."


Finiamo quindi ai giorni recenti:

- Approvata alla camera la legge della prescrizione breve (pro-Berlusconi)
- Approvata al senato la legge allunga processi (pro-Bersulsconi)
- Intanto riprendono i vari processi del premier e comincia il processo Ruby
- Il gruppo parlamentare dei Responsabili inizia ad avanzare delle pretese, vuole 3 ministeri. Si inizia con tale Saverio Romano, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa.
- Emendamento alle leggi pro-nucleare che farà saltare il quesito referendario sul nucleare, mettendo a rischio il quorum per il referendum del 12-13 giugno di quest'anno, il quale, oltre al quesito sul nucleare ha altri 3 quesiti, 2 che riguardano l'acqua pubblica e 1 che riguarda il legittimo impedimento.
- Intanto compaiono a Milano i manifesti anti-magistratura: "Via le BR dalle procure". L'autore è un candidato consigliere comunale del PDL, tale Roberto Lassini. Nessuno del PDL dice nulla fino a quando il presidente Napolitano dice la sua. Allora iniziano a prendere le distanze persone come la Moratti, Berlusconi tace, i parlamentari del PDL invece difendono Lassini.
-Ultima mirabolante avventura del PDL è la proposta di tale Remigio Ceroni di modificare l'articolo 1 della Costituzione italiana.

Ora:
"L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione."

In futuro:
"L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro e sulla centralità del Parlamento quale titolare supremo della rappresentanza politica della volontà popolare espressa mediante procedimento elettorale"

Prove di dittatura o perfezionamento della dittatura?

In tutto questo marasma di avvenimenti, forse la metà sono stati raccontati dai mass media in mano al premier, la popolazione è inconsapevole di quello che avviene, o è consapevole solo da mezzi di parte, che inevitabilmente finiranno per plasmare le coscenze secondo gli ideali diffusi senza sosta ogni giorno.
E mentre tutti continuano a vivere beatamente, pensando che più o meno stiamo bene, i politici vergogna continuano a svolgere le loro malefatte senza che vengano divulgate.
Quando poi tutto il castello crollerà, forse le persone si sveglieranno, e capiranno (anche se ormai sarà troppo tardi) che incentivare tutto questo è stato un errore fin dall'inizio.
Permettere a chi ci governa di fare quello che vuole sulla nostra pelle è un errore madornale, che tutti devono capire e contrastare.

Non c'è più vergogna in Italia.
 
Licenza Creative Commons
Libera Voce: l'informazione che viene dal basso by Mattia Siviero is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial 3.0 Unported License.