E' da un bel pò che voglio trattare questo argomento, e finalmente trovo un pò di tempo per farlo.
Vasco Errani (PD), neo-presidente della regione Emilia-Romagna, e Roberto Formigoni (PdL), neo-presidente della regione Lombardia, sono due (delle troppe) anomalie del sistema politico italiano.
Voi vi chiederete perchè, e io ve lo spiego velocemente.
Esiste una legge (165 del 2004) che vieta la ri-elezione per tre volte consecutive alla carica di presidente della regione, bene, per Errani è la terza gestione consecutiva della regione Emilia-Romagna, per Formigoni invece siamo già alla quarta!!!
Entrambi sono dei fuorilegge, Formigoni più di Errani. Infatti la lista di Formigoni non si sarebbe nemmeno dovuta presentare alle elezioni dato che non aveva raggiunto il numero minimo di firme per potervi accedere!
Scandalosa la gestione da parte del governo, che invece di accettare l'incompetenza dei suoi cagnolini si lancia subito in un decreto salva-liste che salva ben due liste, ovviamente entrambe del PdL (Lazio e Lombardia appunto). E' sostanzialmente un decreto "interpretativo", che dice cosa devono dire i magistrati in questi casi. E i magistrati in questi casi cosa devono dire? Semplice! Le liste del PdL sono salvabili qualunque cosa abbiano fatto, mentre tutte le altre liste dovranno accettare l'eliminazione (ci sono sempre state liste escluse in tutte le elezioni, ovviamente pure in queste elezioni). Ecco un'altra delle mille leggine del governo per salvare i propri interessi.
Ma ritornando ai nostri Errani e Formigoni. Beh, la loro fine quale sarà?
Semplice, continueranno con il loro nuovo incarico, grazie alla legge salva-liste.
Contro questa cosa hanno fatto ricorso i Radicali e ovviamente il Movimento 5 Stelle, che giustamente si sentono lesi da questa differenza di pesi e misure adottate da partito a partito.
E ci si chiederà come mai PdL e PD non si siano schierati contro l'elezione dell'uno o dell'altro candidato avversario, e come mai il PD non si sia scagliato contro la leggina incostituzionale?
Beh, pure questo è semplice da spiegare. Entrambi i candidati erano incandidabili, quindi i due partitoni si sono scambiati un favore a vicenda. Il PdL si prende una regione illegalmente, il PD non è da meno...e vissero per sempre felici e contenti.
Questa è una bellissima magia politica. Purtroppo non una magia bianca, ma una di quelle più nere immaginabili. La corruzione governa sovrana nel regno d'Italia. Ebbenesì, ormai l'Italia è un regno, il Re è Mr. B, i suoi consiglieri e i suoi amici sono tutti i personaggi corrotti, noi siamo i loro sudditi e ovviamente i "ribelli" vengono calpestati.
In una democrazia le minoranze dovrebbero essere salvaguardate, in Italia ciò non succede.
Che conclusione ne possiamo trarre? ...Elementare Watson...
venerdì 30 aprile 2010
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